Dato che siamo in un periodo in cui la dignità della donna va tanto di moda viene spontaneo, anche per una Pecora Nera come me, parlare di maschilismo. Penso che chiunque, almeno una volta nella vita, abbia sentito qualche farse del tipo: "la donna deve pensare a stare in casa e a fare figli, per il resto deve star zitta 'ché non si capisce di niente". Non è però di questo tipo di maschilismo che intendo parlare oggi, bensì di quello che si ammanta di progressismo e si cela nei discorsi della gente sedicente progressista, quelli che soglio definire "sinistri". Sappiamo già che quegli altri hanno delle posizioni che sarebbero state considerate retrograde da Dante e Petrarca, però tra loro e chi afferma che è vero che le donne devono lavorare quanto un uomo, però ciò non toglie che debbano essere le uniche a sobbarcarsi le faccende domestiche che la storia affida loro non c'è poi tutta questa differenza. Dove starebbe allora la parità? Nel fatto che uno dei due lavori otto ore al giorno e l'altra dodici o tredici ce ne vedo poca. Anche chi lotta per i diritti dell'altra metà del cielo e poi si scaglia violentemente verso minigonne, tacchi, scollature, mancanza di voglia di sposarsi e/o di sfornare figli forse non ha capito molto bene per cosa si sta battendo. Dovrebbe consultare un dizionario, forse, oppure cercare "parità" su Google (sempre che sia capace a fare un uso del computer diverso dall'ammirare qualche donna oggettificata su Youporn). Quando poi si entra nel tema delle relazioni interpersonali c'è davvero da ridere per non piangere. Abbondano le perifrasi dei sedicenti progressisti per dire che l'uomo può fare certe cose e la donna no a cui la reazione spontanea, sempre che uno non si perda per strada nei confusi meandri del ragionamento pseudologico, è della serie: "ma fare pace col cervello no?". Perché si sa, questi individui sono perché due adulti consenzienti possano vivere come gli pare, però una chiave che apre tutte le porte è un passe partotut mentre una porta che si fa aprire da tutte le chiavi non serve a niente. Dopotutto la differenza che passa tra le porte, le chiavi e le persone è così risibile che si può tranquillamente bypassare. Tanto per rendere l'idea di quanto siano fuorvianti le metafore, è assolutamente fuori luogo paragonare gli uomini pseudoprogressisti alle chiavi, visto che queste ultime hanno una testa e loro no.
Penserete che gli esempi sopra riportati sono cose di poco conto in confronto a quelle che fa il fascio che ci ritroviamo, ma finché continueremo a pensare che basti essere un pelo più in qua del fascio per rimanere nell'ambito della sinistra continueremo imperterriti a rincorrere loro a destra, anziché portare a sinistra loro, e inoltre partendo per la battaglia in esame avendo assimilato questi luoghi comuni che vedono l'altra metà del cielo non come pari ma come "diversamente uguale" finiremo per prenderci un "cappotto" che non finisce più. Non dimentichiamo che il mare è formato dalle piccole gocce e che se vogliamo distruggere certi schemi dobbiamo iniziare, se non a vivere, quantomeno a pensare all'infuori di essi.
"L'importanza di Freud per il nostro tempo risale in larga misura nel fatto che egli ha saputo vedere e, in gran parte, dimostrare come la persona comune sia un brandello, contratto e disseccato, di come la persona può essere " - R. D. Laing
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PURTROPPO È UNA VITA CHE NON SCRIVO, MA SONO ALLE PRESE CON ESAMI E COMPITINI COME SE PIOVESSE, OLTRE CHE CON ALTRI IMPEGNI DI VARIO GENERE... HO IN CANTIERE L'ARTICOLO SULLA PORNOGRAFIA PER DONNE E DEVO RIVOLUZIONARE LA GRAFICA DEL BLOG, QUINDI A BREVE RITORNERÒ "PIÙ BELLA E PIÙ POSSENTE CHE PRIA".... SALUTI :)
giovedì 17 febbraio 2011
Non sono io ad essere maschilista, sono loro che sono donne
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Io penso che siamo stati educati in un ambiente sessista.
RispondiEliminaNoi uomini italiani combattiamo con un fondo di maschilismo (chi riesce meglio chi peggio).
Voi donne combattete con un fondo di "sottomissione" (chi riesce meglio chi peggio).
Ma mi pare che nelle nuove generazioni la differenza di mentalità è dirompente.
Dai 30 anni ingiù ( dai 35 in giù )la maggioranza dei ragazzi e ragazze ha un rapporto vicendevolmente rispettoso, come mai era stato.
Non è ancora abbastanza. Non raggiungiamo ancora il minimo livello di parità tra i sessi. Ma molto sta cambiando.
Hmm, forse in ambito lavorativo può essere vero (che se in quel campo ho sentito molti ragazzini dirne di quelle da far accapponare la pelle), ma nell'altro ambito sicuramente sono le nuove generazioni ad essere più indietro... c'è più maschilismo insito nelle ragazzine di oggi che nelle loro coetanee più grandi.... chi dà della troia a qualunque donna non allineata fa parte in genere delle nuove generazioni, non delle vecchie. Sono le nuove generazioni quelle in cui vige un codice non scritto per cui la donna debba dire al suo uomo "ti amo" dopo due giorni e fidanzarcisi insieme ufficialmente in casa per anni perché se no è una troia, a quanto ho sentito ciò anche solo 10 anni fa non usava.... certo che se anziché avanti andiamo indietro andiamo bene.....
RispondiEliminaCaspita !
RispondiEliminaMi fai un quadro desolante.
Ma...10 anni fa era così. Almeno, che io ricordi era così.
Sbaglio, o sono proprio le donne le prime ad essere maschiliste !
Da uomo lo trovo .... assurdo.
Mi ha molto colpito...salto ad un argomento terribilmente più drammatico...che a praticare l'infibulazione sono soprattutto le donne. E' un affare tra donne.
Assurdo !