Vedendo in atto questo secondo editto bulgaro, mi domando dove siano finiti tutti quelli che hanno sempre detto di fare della libertà d'espressione una bandiera.
Non possono neanche trovare la scusa dell'orientamento politico differente, dato che la mannaia della censura è caduta su un editorialista di destra e un vignettista di sinistra. Sostenere che il programma non piace, poi, non è una difesa per tacere di fronte a questo scempio: una violazione della libertà d'espressione sulla televisione pagata dai cittadini, molti dei quali seguivano il programma che sta per essere tagliato e sul nuovo palinsesto non hanno alternative, va condannata da chi in quel valore crede ancora.
Siamo sempre i soliti, quelli che chiamate comunisti, dipietristi, giustizialisti, tre definiszioni delle quali oltretutto la prima non può stare insieme alle altre.
Anzichè la sinistra, sono proprio coloro che si proclamano liberali che dovrebbero indignarsi. È stato il "papà" della loro corrente, J. S. Mill, a scrivere:
“Se tutta l’umanità, meno una persona, fosse della medesima opinione e se tale persona fosse di opinione contraria, l’umanità sarebbe iniqua se gli impedisse di parlare, così come egli stesso lo sarebbe se, avendo sufficientemente potere, lo ostacolasse all’umanità."
Peccato che in questa repubblica delle banane chiamata Italia i "liberali" dei miei stivali queste cose le fanno, non le impediscono, e la destra ce la ritroviamo a sinistra. Con tutto quello che ne consegue.
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