Quando la gente parla di fangirls lo fa sempre dall'alto in basso, con la puzza sotto il naso. Guardano l'esterno e pensano che la loro sia una massa informe di gente senza cervello, facenndo di tutta l'erba un fascio. Talvolta mi chiedo se, prima di parlarne, abbiano quantomeno provato a conoscerne una.
Ma cos'è, in realtà, una fangirl?
Normalmente si definisce tale una persona di sesso femminile (eh sì, dei fanboys chissà perchè si parla poco), solitamente giovane, che prende in particolare attenzione, per avvenenza fisica, fascino, classe o comunque attrazione, un personaggio noto, che ovvaimente implica un aggiornamento sulle sue attività, pubblicazioni e dichiarazioni del personaggio medesimo.
Secondo me "fangirl", più che altro, è uno stile di vita: interessarsi a qualcosa, prendere un personaggio interessante ad essa collegato e approfondire. E, perchè no?, quando capita l'occasione fare "le cazzone" lasciandosi anche andare a commenti estetici e tentativi, per chi ha la possibilità, di strappargli due parole o un autografo. Dopotutto mica si può essere sempre seri, no?
Alcuni personaggi-mito restano impressi e rimarranno tra le fonti più attendibilida consultare su un certo argomento, altri magari paseranno un po'in cavalleria, ma penso che se una è nata fangirl ci resterà per sempre, o quantomeno molto a lungo: cambiano i personaggi, restano invariate le modalità.
Certo, ovviamente se si pensa alle signorine sbavanti in cerca dell'autografo dell'ultimo idolo commerciale o tronista di uomini e donne, purtroppo in cospicuo numero vista la società italiana, sfugge la ragione per cui stia scrivendo tutto ciò, ma per Fortuna, anche in un Paese malato come l'Italia, mica ci sono solo loro.
Conosco una ragazza che ogni tanto si appassiona di qualche personaggio storico: Colombo, Cavour, Napoleone.... Pensate un attimo al vantaggio che ne ricava in storia.
Per non parlare delle probabilmente più diffuse fans dei personaggi politici, scrittori impegnati e giornalisti.
Non mi vergogno di ammettere di essere quella che nel linguaggio comune è definita una "travaglina", e chi pensa che tutte queste ragazze siano capaci solo a sbavare e ripetere frasi a memoria dell'ultimo Passaparola si sbaglia di grosso. Al di là di tutto, leggendo Travaglio ho imparato molto sulla storia recente che parecchi miei coetanei e non solo ignorano completamente, come i rapporti tra il fondatore di Forza Italia e la mafia e quanto certe leggi che sono state approvate o che lo saranno siano nocive per la democrazia. Certo, appena parla di qualcosa che non sia stringente cronaca giudiziaria capita che non mi trovi d'accordo con le sue affermazioni, dato che lui è un cattolico e conservatore di ferro e io sono di estrema sinistra e atea militante, però non ne faccio certo un dramma: analizzo ciò che dice alla luce di tutti i pensieri e le conoscenze depositate e cerco di rispondere mentalmente a ciò che non mi convince, se non ci riesco ci penso e mi documento.
Se anche i personaggi sono discutibili, non è detto che interessandosene si scoprano solo cose inutili. Ultimamanete, per esempio, ho cominciato a interessarmi a Cota e, a parte la bloggocronica minuto per minuto dei ricorsi sulle regionali in Piemonte (ne so più di quello che della Liguria, ormai), ho capito perchè tanta gente si è buttata su Grillo sentendo la sfida che ha fatto in TV con la Bresso, ho capito cosa cerca la gente nella Lega sentendo i suoi discorsi a Pontida, per partire da lì per fare una ricerca più generale sul partito nel suo insieme.
Questo tipo più "sano" di fangirl è anch'esso fanatico, si sa, è pure nell'etimologia del nome, ma è questo fanatismo che gli dà la possibilità di cogliere le imperfezioni, di scrivere, di correggere e soprattutto di essere sempre e costantemente alla ricerca di cose nuove su un determinato argomento, oltre che basi di partenza per nuovi approfondi.
Non sottovalutateci, quindi: se siamo sveglie e riusciamo a mantenere acceso l'interruttore del senso critco, un giorno potremmo anche, tutte insieme, salvare il mondo.
"L'importanza di Freud per il nostro tempo risale in larga misura nel fatto che egli ha saputo vedere e, in gran parte, dimostrare come la persona comune sia un brandello, contratto e disseccato, di come la persona può essere " - R. D. Laing
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COMPAGNE E COMPAGNI,
PURTROPPO È UNA VITA CHE NON SCRIVO, MA SONO ALLE PRESE CON ESAMI E COMPITINI COME SE PIOVESSE, OLTRE CHE CON ALTRI IMPEGNI DI VARIO GENERE... HO IN CANTIERE L'ARTICOLO SULLA PORNOGRAFIA PER DONNE E DEVO RIVOLUZIONARE LA GRAFICA DEL BLOG, QUINDI A BREVE RITORNERÒ "PIÙ BELLA E PIÙ POSSENTE CHE PRIA".... SALUTI :)
lunedì 28 giugno 2010
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